venerdì 8 maggio 2020

Step #14: il verbo nell'Ottocento

Tra le invenzioni risalenti all’Ottocento si annoverano il regolatore centrifugo di Watt e la motrice a vapore. In questo periodo, infatti , le linee ferroviarie iniziano a nascere, dapprima in Inghilterra e successivamente nel Sud Italia, per poi proseguire nel Nord.
“Le motrici a vapore (di cui si illustra in figura la macchina di Rankine e Blackmore) negli ultimi anni del secolo XIX raggiungono un elevato grado di affidabilità e sicurezza. Tutti i dispositivi di potenza e soprattutto di controllo sono realizzati con elementi meccanici (da “La Nature”, 1885)”. (1)

motrici a vapore
Connesso alla macchina a vapore, troviamo il regolatore centrifugo di Watt che “è un esempio di sistema di controllo a retroazione interamente meccanico. Solidale con il dispositivo trascinato da una macchina a vapore e un bilanciere a cui sono collegate due masse. Al crescere della velocità le masse assumono una posizione più aperta e spostano le estremità della leva a cui sono collegate. Il conseguente movimento di un cinematismo a tiranti provoca una chiusura della valvole di adduzione del vapore al motore, il quale di conseguenza riduce la propria velocità (da J.H.Pepper, The Boy’s Palybook of Science, London, 1884)”. (2)

regolatore centrifugo di Watt

(1) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.211
(2) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.271

giovedì 7 maggio 2020

Step #13: il verbo nel Settecento

Il Settecento fu un secolo caratterizzato da una serie di innovazioni collegate alla corrente culturale dell’epoca, l’Illuminismo che, "con l'ausilio della ragione, si propose di vagliare ogni verità ritenuta imposta dalla tradizione o dall'autorità religiosa, sostenendo l'esigenza che tutto il sapere dovesse essere sottoposto al controllo della ragione e al suo autonomo giudizio".
In questo periodo, tuttavia, troviamo anche vari conflitti finalizzati a stabilire l’egemonia di una potenza su un’altra in continuità al fenomeno del colonialismo, iniziato con la scoperta dell'America (1492). Tra le guerre, di particolare importanza è la Guerra dei Sette anni (1756-1763),  che vide Francia e Gran Bretagna in lotta per il controllo del mondo coloniale. Si intensificarono gli scambi commerciali tra i diversi continenti del mondo, in particolare con quelle regioni dell'America, dell'Africa e dell'Asia colonizzate dalle potenze europee. Nel 1780 quest’ultime controllarono circa i tre quarti di tutto il commercio internazionale.

venerdì 1 maggio 2020

Step #12: il verbo nella storia della tecnologia nel periodo medievale

E’ possibile riscontrare la presenza del verbo controllare nel Medioevo, nella descrizione di due invenzioni risalenti a quell’epoca: l’orologio meccanico e il ventilatore.
“La società medievale, in bilico tra sacro e profano, tra gioco e cultura, non è insensibile al fascino della macchina. L’automa, l’orologio da torre, il teatrino meccanico, in cui il movimento è fine a se stesso e la medesima funzione dello scandire il tempo è secondaria a quella, molto più appariscente, dello stupire e del meravigliare, fanno parte di una cultura nascosta, ma importante per comprendere le pulsioni nascoste di un desiderio, che ci riporta al mito del Golem” (1).

Nella cultura del mondo arabo ricordiamo, nello specifico, un trattato di orologeria e meccanica, Il libro della conoscenza dei meccanismi ingegnosi, redatto nel 1206 dallo scienziato al-Jazari in cui è descritto l’orologio idraulico. “In particolare degna di attenzione è la valvola regolatrice di flusso con otturatore a spillo comandata da un galleggiante, che rappresenta uno dei primi esempi di controllo automatico a retroazione” (2). Tale invenzione era stata preceduta, tuttavia, dall’orologio meccanico di Vitruvio che, “pur essendo dotato di un complesso sistema di ingranaggi per la movimentazione delle sfere e dei quadranti, è orologio ad acqua, il cui fluire costituisce il sistema di controllo della velocità di svolgimento del contrappeso (da Barbaro, I dieci libri dell’architettura di M. Vitruvio)” (3).

Per quanto riguarda il ventilatore, invece, “lo scappamento a ventola è un dispositivo che frena la caduta del contrappeso e quindi permette al dispositivo di carica di un orologio di non scaricarsi in breve tempo. Poiché la resistenza al moto dovuta all’agitazione dell’aria varia con il quadrato della velocità di rotazione, ne consegue che il freno aerodinamico risulta molto sensibile alle eventuali variazioni di moto del contrappeso, che viene in questo modo costretto a discendere con una velocità controllata pressoché costante. Nella Bibbia miniata di San Luigi (1250 ca.) è raffigurato questo dispositivo applicato a una grande clessidra idrica” (4).

(1) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.13
(2) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.13
(3) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.58
(4) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.20

venerdì 24 aprile 2020

Step #11: il verbo nella pandemia

La pandemia del COVID-19 ha indubbiamente sconvolto la nostra routine, costringendoci ad attuare delle modifiche al fine di tornare il più presto possibile alla normalità.
La paura del contagio, la ricerca dell’immunità, il timore di ammalarsi e di perdere i propri cari, possono generare un senso di angoscia ponendoci davanti alle fondamentali questioni del senso della nostra vita e del senso di limite: la pandemia ci ha sorpresi, mettendoci di fronte a delle verità certe, ossia la possibilità di morire e la nostra limitata capacità di controllare ciò che ci circonda”. Oltre all’impegno personale dei singoli cittadini nonostante le mille difficoltà, è necessario anche evidenziare, tuttavia, l’ottimo lavoro svolto dal personale medico, che offre aiuto negli ospedali e non solo, dalle forze dell’ordine, che si occupano del rispetto delle regole servendosi anche di droni per controllare il territorio, e dalla Protezione Civile che, in particolare, si dedica giorno per giorno, regione per regione, all’assistenza della popolazione eventualmente interessata dal contagio, al potenziamento dei controlli nelle aree aeroportuali e portuali e al rientro in Italia dei cittadini che si trovano a rischio.  Inoltre, avviandoci lentamente verso la cosiddetta fase 2, è fondamentale l’attuazione di misure di prevenzione e controllo dell’infezione sulla base di un piano nazionale di preparazione. Infatti, per esempio, molto probabilmente sarà possibile controllare la trasmissione del coronavirus con un’App sul telefonino, per tracciare i contatti dei soggetti positivi o sospetti.


controlli da parte delle forze dell'ordine
controlli aeroportuali
app proposta

giovedì 23 aprile 2020

Il verbo nella scultura

Cronide, Museo di Archeologia nazionale di Atene
Nella famosa statua in bronzo del Cronide , collocata presso il Museo di archeologia Nazionale di Atene è raffigurato un uomo, forse il dio Zeus nell’attimo precedente di scagliare la sua arma che tiene nella mano destra. Purtroppo l’arma non è stata trovata e proprio dal tipo di oggetto scagliato si poteva intuire chi era il personaggio rappresentato. Se era un fulmine poteva essere Zeus, se era un tridente invece il dio del mare Poseidone. Il movimento naturale rappresentato in modo perfetto coglie il personaggio nel preciso istante in cui nella massima tensione si ferma in una impercettibile pausa per controllare tutta l’azione del lancio, aiutato anche dalla mano sinistra perfettamente tesa in avanti che serve a prendere la giusta mira. Il peso del corpo viene scaricato sulla gamba sinistra che è immobile mentre la destra è leggermente divaricata e arretrata. Il movimento del torace che gira leggermente ci da perfettamente il senso del lancio che sicuramente avviene nell’istante dopo. È tutto ben studiato e ponderato dall’anonimo ma bravissimo artista greco in questa sua statua e per questo essa è considerata come un grande capolavoro della scultura in generale.

lunedì 20 aprile 2020

Il verbo della Scienza, nella Tecnica e nelle Scienze fisiche

Nella Scienza e nella Tecnica

"Il controllo predittivo è una tecnica di regolazione automatica utilizzata nell’industria per controllare simultaneamente molti attuatori (anche decine) al fine di ottimizzare la regolazione di diverse variabili dinamiche di un dato processo, a fronte di eventuali limitazioni su come quest’ultimo può essere manipolato".

Nelle Scienze fisiche:

"La telemeccanica è il complesso delle tecniche per comandare e controllare a distanza il funzionamento di macchine e di dispositivi meccanici".

http://www.treccani.it/enciclopedia/linguaggi-settoriali_(Enciclopedia dell%27Italiano)/

Il verbo nell'Economia e Finanza

immagine simbolo dell'Economia e Finanza


"La Società di revisione ha il compito di controllare, nel corso dell’esercizio, la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta registrazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché quello di verificare che il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato corrispondono alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che siano conformi alle norme che li disciplinano".

domenica 19 aprile 2020

Il verbo nella Cibernetica

immagine simbolo della Cibernetica
"Il servomeccanismo è un sistema di comando avente lo scopo di controllare una grandezza di natura meccanica. I servomeccanismi sono impiegati nei più svariati campi della tecnica e giocano un ruolo essenziale nell’automazione e nella cibernetica. Sono usati, per es., per il controllo  a distanza di posizioni lineari o angolari,per comandi assistiti di veicoli terrestri, marini, aerei e di missili".

Step #10: il verbo in una sequenza cinematografica

Nella serie televisiva "La casa di carta" è possibile riscontrare frequentemente l'azione del controllo  che avviene tramite dispositivi tecnologici quali computer, videocamere di sorveglianza, microfoni e cellulari. 


il professore, uno dei protagonisti della serie, che pianifica, guida e controlla fino al più piccolo dettaglio i suoi compagni durante la rapina alla Zecca di Stato spagnola
l'ispettore Murillo che controlla attentamente la condizione degli ostaggi e gli sviluppi della vicenda

sabato 11 aprile 2020

Step #09: il verbo nelle arti figurative

Giudizio Universale, Michelangelo Buonarroti

La barca di Caronte, quarto registro del Giudizio Universale

Il Giudizio Universale  è un dipinto murale ad affresco realizzato tra il 1536 ed il 1541 da Michelangelo Buonarroti (1475-1564), ubicato sulla parete occidentale della Cappella Sistina (Musei Vaticani) all'interno della Città del VaticanoLa scena si svolge in cielo, dove compaiono ben 391 figure nelle quali sono stati identificati svariati personaggi biblici e personificazioni di concetti dottrinali. Essa copre una superficie di 180 mq e si articola sostanzialmente in quattro registri.
Il quarto registro, ambientato sulla terra, nella parte in fondo a destra del grande affresco, è caratterizzato dalla rappresentazione dell’Inferno: in un ambiente dominato da un cielo rossastro colmo di fiamme, sulla sinistra si trova il traghettatore infernale Caronte, descritto chiaramente dalla Commedia nell'Inferno (III, 82 - 99) come un uomo dall’aspetto squallido che controlla il transito delle anime dannate, opponendole a quelle salve, destinate al Purgatorio. Egli utilizza il proprio remo come arma per cacciare i dannati, obbligandoli a presentarsi davanti al giudice Minosse, facilmente riconoscibile per il serpente che lo avvolge. Michelangelo aggiunge alla scena altri demoni che stanno trascinando i peccatori via dalla barca di Caronte e l’artista, oltre che realizzare un’eccezionale istantanea dominata dal caos e violenza, dimostra una maniacale attenzione alla descrizione dei particolari del corpo umano, dimostrando ancora una volta un’eccezionale abilità artistica. Michelangelo, avendo ben presente la Divina Commedia, sceglie di non rappresentare i castighi inflitti ai dannati, ma preferisce concentrarsi sul terrore ed il rimorso dei colpevoli condannati all’inferno.

Step #08: il verbo nella storia della tecnologia del periodo antico


da Barbaro, I dieci libri dell’Architettura di M. Vitruvio, 1, paragrafo “Le mura e le torri”

 “La fortezza non dovrà essere a pianta quadrilatera, né presentare angoli sporgenti ma piuttosto di forma circolare così  che sia possibile controllare il nemico da più punti”.
  
da Barbaro, I dieci libri dell’Architettura di M. Vitruvio, 10, paragrafo “Macchine e strumenti”

“Una macchina particolarmente adatta per spostare dei pesi è costituita da una serie di parti di legno tra loro ben congegnate. Essa è azionata  da un meccanismo fondato sul movimento circolare […]. Ve n’è un primo tipo, scansorium [...]; un secondo spirabile […]; un terzo tractorium […]. Si ha il primo tipo quando le macchine sono congegnate tramite una serie di travi di legno disposte e collegate in senso verticale e trasversale in modo tale che si possa salire senza pericolo a controllare lo svolgersi delle operazioni”.