Visualizzazione post con etichetta Storia delle macchine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Storia delle macchine. Mostra tutti i post

giovedì 14 maggio 2020

Step #15: il verbo nel Novecento

Tra le invenzioni del Novecento, troviamo quella dell'aeroplano "controllabile" da parte di Orville e Wilbur Wright. "I fratelli Wright, costruttori di biciclette, conoscono l'importanza del controllo nella guida di un mezzo e subito impostano "scientificamente" la loro macchina in modo che possa presentare stabilità alla rotazione rispetto ai tre assi (rollio, beccheggio e imbardata)". (1)

"Il 22 maggio 1906 Orville e Wilbur Wright depositano presso l'US Patent Office il brevetto di un cervo volante con alettone di controllo "à canard", in cui sono illustrati i comandi realizzati sulle superfici alari per deformazione delle medesime". (2)


brevetto di un cervo volante (2)

Inoltre, troviamo la scoperta delle prime macchine a controllo numerico, le quali sono state costruite nel 1940 e 1950, basata su strumenti esistenti che sono stati modificati con motori che spostato i controlli di seguire punti immessi nel sistema su nastro perforato . Questi primi servomeccanismi sono stati rapidamente aumentati con analogici e computer digitali, creando le moderne macchine utensili a controllo numerico che hanno rivoluzionato le lavorazioni processi.

macchina a controllo numerico

(1) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.286
(2) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, tav.121, p.274

https://it.qwe.wiki/wiki/History_of_numerical_control

venerdì 8 maggio 2020

Step #14: il verbo nell'Ottocento

Tra le invenzioni risalenti all’Ottocento si annoverano il regolatore centrifugo di Watt e la motrice a vapore. In questo periodo, infatti , le linee ferroviarie iniziano a nascere, dapprima in Inghilterra e successivamente nel Sud Italia, per poi proseguire nel Nord.
“Le motrici a vapore (di cui si illustra in figura la macchina di Rankine e Blackmore) negli ultimi anni del secolo XIX raggiungono un elevato grado di affidabilità e sicurezza. Tutti i dispositivi di potenza e soprattutto di controllo sono realizzati con elementi meccanici (da “La Nature”, 1885)”. (1)

motrici a vapore
Connesso alla macchina a vapore, troviamo il regolatore centrifugo di Watt che “è un esempio di sistema di controllo a retroazione interamente meccanico. Solidale con il dispositivo trascinato da una macchina a vapore e un bilanciere a cui sono collegate due masse. Al crescere della velocità le masse assumono una posizione più aperta e spostano le estremità della leva a cui sono collegate. Il conseguente movimento di un cinematismo a tiranti provoca una chiusura della valvole di adduzione del vapore al motore, il quale di conseguenza riduce la propria velocità (da J.H.Pepper, The Boy’s Palybook of Science, London, 1884)”. (2)

regolatore centrifugo di Watt

(1) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.211
(2) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.271

venerdì 1 maggio 2020

Step #12: il verbo nella storia della tecnologia nel periodo medievale

E’ possibile riscontrare la presenza del verbo controllare nel Medioevo, nella descrizione di due invenzioni risalenti a quell’epoca: l’orologio meccanico e il ventilatore.
“La società medievale, in bilico tra sacro e profano, tra gioco e cultura, non è insensibile al fascino della macchina. L’automa, l’orologio da torre, il teatrino meccanico, in cui il movimento è fine a se stesso e la medesima funzione dello scandire il tempo è secondaria a quella, molto più appariscente, dello stupire e del meravigliare, fanno parte di una cultura nascosta, ma importante per comprendere le pulsioni nascoste di un desiderio, che ci riporta al mito del Golem” (1).

Nella cultura del mondo arabo ricordiamo, nello specifico, un trattato di orologeria e meccanica, Il libro della conoscenza dei meccanismi ingegnosi, redatto nel 1206 dallo scienziato al-Jazari in cui è descritto l’orologio idraulico. “In particolare degna di attenzione è la valvola regolatrice di flusso con otturatore a spillo comandata da un galleggiante, che rappresenta uno dei primi esempi di controllo automatico a retroazione” (2). Tale invenzione era stata preceduta, tuttavia, dall’orologio meccanico di Vitruvio che, “pur essendo dotato di un complesso sistema di ingranaggi per la movimentazione delle sfere e dei quadranti, è orologio ad acqua, il cui fluire costituisce il sistema di controllo della velocità di svolgimento del contrappeso (da Barbaro, I dieci libri dell’architettura di M. Vitruvio)” (3).

Per quanto riguarda il ventilatore, invece, “lo scappamento a ventola è un dispositivo che frena la caduta del contrappeso e quindi permette al dispositivo di carica di un orologio di non scaricarsi in breve tempo. Poiché la resistenza al moto dovuta all’agitazione dell’aria varia con il quadrato della velocità di rotazione, ne consegue che il freno aerodinamico risulta molto sensibile alle eventuali variazioni di moto del contrappeso, che viene in questo modo costretto a discendere con una velocità controllata pressoché costante. Nella Bibbia miniata di San Luigi (1250 ca.) è raffigurato questo dispositivo applicato a una grande clessidra idrica” (4).

(1) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.13
(2) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.13
(3) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.58
(4) V.Marchis, Storia delle macchine. Tre millenni di cultura tecnologica, Editori Laterza, Bari, 2005, p.20