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venerdì 24 aprile 2020

Step #11: il verbo nella pandemia

La pandemia del COVID-19 ha indubbiamente sconvolto la nostra routine, costringendoci ad attuare delle modifiche al fine di tornare il più presto possibile alla normalità.
La paura del contagio, la ricerca dell’immunità, il timore di ammalarsi e di perdere i propri cari, possono generare un senso di angoscia ponendoci davanti alle fondamentali questioni del senso della nostra vita e del senso di limite: la pandemia ci ha sorpresi, mettendoci di fronte a delle verità certe, ossia la possibilità di morire e la nostra limitata capacità di controllare ciò che ci circonda”. Oltre all’impegno personale dei singoli cittadini nonostante le mille difficoltà, è necessario anche evidenziare, tuttavia, l’ottimo lavoro svolto dal personale medico, che offre aiuto negli ospedali e non solo, dalle forze dell’ordine, che si occupano del rispetto delle regole servendosi anche di droni per controllare il territorio, e dalla Protezione Civile che, in particolare, si dedica giorno per giorno, regione per regione, all’assistenza della popolazione eventualmente interessata dal contagio, al potenziamento dei controlli nelle aree aeroportuali e portuali e al rientro in Italia dei cittadini che si trovano a rischio.  Inoltre, avviandoci lentamente verso la cosiddetta fase 2, è fondamentale l’attuazione di misure di prevenzione e controllo dell’infezione sulla base di un piano nazionale di preparazione. Infatti, per esempio, molto probabilmente sarà possibile controllare la trasmissione del coronavirus con un’App sul telefonino, per tracciare i contatti dei soggetti positivi o sospetti.


controlli da parte delle forze dell'ordine
controlli aeroportuali
app proposta