venerdì 24 aprile 2020

Step #11: il verbo nella pandemia

La pandemia del COVID-19 ha indubbiamente sconvolto la nostra routine, costringendoci ad attuare delle modifiche al fine di tornare il più presto possibile alla normalità.
La paura del contagio, la ricerca dell’immunità, il timore di ammalarsi e di perdere i propri cari, possono generare un senso di angoscia ponendoci davanti alle fondamentali questioni del senso della nostra vita e del senso di limite: la pandemia ci ha sorpresi, mettendoci di fronte a delle verità certe, ossia la possibilità di morire e la nostra limitata capacità di controllare ciò che ci circonda”. Oltre all’impegno personale dei singoli cittadini nonostante le mille difficoltà, è necessario anche evidenziare, tuttavia, l’ottimo lavoro svolto dal personale medico, che offre aiuto negli ospedali e non solo, dalle forze dell’ordine, che si occupano del rispetto delle regole servendosi anche di droni per controllare il territorio, e dalla Protezione Civile che, in particolare, si dedica giorno per giorno, regione per regione, all’assistenza della popolazione eventualmente interessata dal contagio, al potenziamento dei controlli nelle aree aeroportuali e portuali e al rientro in Italia dei cittadini che si trovano a rischio.  Inoltre, avviandoci lentamente verso la cosiddetta fase 2, è fondamentale l’attuazione di misure di prevenzione e controllo dell’infezione sulla base di un piano nazionale di preparazione. Infatti, per esempio, molto probabilmente sarà possibile controllare la trasmissione del coronavirus con un’App sul telefonino, per tracciare i contatti dei soggetti positivi o sospetti.


controlli da parte delle forze dell'ordine
controlli aeroportuali
app proposta

giovedì 23 aprile 2020

Il verbo nella scultura

Cronide, Museo di Archeologia nazionale di Atene
Nella famosa statua in bronzo del Cronide , collocata presso il Museo di archeologia Nazionale di Atene è raffigurato un uomo, forse il dio Zeus nell’attimo precedente di scagliare la sua arma che tiene nella mano destra. Purtroppo l’arma non è stata trovata e proprio dal tipo di oggetto scagliato si poteva intuire chi era il personaggio rappresentato. Se era un fulmine poteva essere Zeus, se era un tridente invece il dio del mare Poseidone. Il movimento naturale rappresentato in modo perfetto coglie il personaggio nel preciso istante in cui nella massima tensione si ferma in una impercettibile pausa per controllare tutta l’azione del lancio, aiutato anche dalla mano sinistra perfettamente tesa in avanti che serve a prendere la giusta mira. Il peso del corpo viene scaricato sulla gamba sinistra che è immobile mentre la destra è leggermente divaricata e arretrata. Il movimento del torace che gira leggermente ci da perfettamente il senso del lancio che sicuramente avviene nell’istante dopo. È tutto ben studiato e ponderato dall’anonimo ma bravissimo artista greco in questa sua statua e per questo essa è considerata come un grande capolavoro della scultura in generale.

lunedì 20 aprile 2020

Il verbo della Scienza, nella Tecnica e nelle Scienze fisiche

Nella Scienza e nella Tecnica

"Il controllo predittivo è una tecnica di regolazione automatica utilizzata nell’industria per controllare simultaneamente molti attuatori (anche decine) al fine di ottimizzare la regolazione di diverse variabili dinamiche di un dato processo, a fronte di eventuali limitazioni su come quest’ultimo può essere manipolato".

Nelle Scienze fisiche:

"La telemeccanica è il complesso delle tecniche per comandare e controllare a distanza il funzionamento di macchine e di dispositivi meccanici".

http://www.treccani.it/enciclopedia/linguaggi-settoriali_(Enciclopedia dell%27Italiano)/

Il verbo nell'Economia e Finanza

immagine simbolo dell'Economia e Finanza


"La Società di revisione ha il compito di controllare, nel corso dell’esercizio, la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta registrazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché quello di verificare che il bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato corrispondono alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che siano conformi alle norme che li disciplinano".

domenica 19 aprile 2020

Il verbo nella Cibernetica

immagine simbolo della Cibernetica
"Il servomeccanismo è un sistema di comando avente lo scopo di controllare una grandezza di natura meccanica. I servomeccanismi sono impiegati nei più svariati campi della tecnica e giocano un ruolo essenziale nell’automazione e nella cibernetica. Sono usati, per es., per il controllo  a distanza di posizioni lineari o angolari,per comandi assistiti di veicoli terrestri, marini, aerei e di missili".

Step #10: il verbo in una sequenza cinematografica

Nella serie televisiva "La casa di carta" è possibile riscontrare frequentemente l'azione del controllo  che avviene tramite dispositivi tecnologici quali computer, videocamere di sorveglianza, microfoni e cellulari. 


il professore, uno dei protagonisti della serie, che pianifica, guida e controlla fino al più piccolo dettaglio i suoi compagni durante la rapina alla Zecca di Stato spagnola
l'ispettore Murillo che controlla attentamente la condizione degli ostaggi e gli sviluppi della vicenda

sabato 11 aprile 2020

Step #09: il verbo nelle arti figurative

Giudizio Universale, Michelangelo Buonarroti

La barca di Caronte, quarto registro del Giudizio Universale

Il Giudizio Universale  è un dipinto murale ad affresco realizzato tra il 1536 ed il 1541 da Michelangelo Buonarroti (1475-1564), ubicato sulla parete occidentale della Cappella Sistina (Musei Vaticani) all'interno della Città del VaticanoLa scena si svolge in cielo, dove compaiono ben 391 figure nelle quali sono stati identificati svariati personaggi biblici e personificazioni di concetti dottrinali. Essa copre una superficie di 180 mq e si articola sostanzialmente in quattro registri.
Il quarto registro, ambientato sulla terra, nella parte in fondo a destra del grande affresco, è caratterizzato dalla rappresentazione dell’Inferno: in un ambiente dominato da un cielo rossastro colmo di fiamme, sulla sinistra si trova il traghettatore infernale Caronte, descritto chiaramente dalla Commedia nell'Inferno (III, 82 - 99) come un uomo dall’aspetto squallido che controlla il transito delle anime dannate, opponendole a quelle salve, destinate al Purgatorio. Egli utilizza il proprio remo come arma per cacciare i dannati, obbligandoli a presentarsi davanti al giudice Minosse, facilmente riconoscibile per il serpente che lo avvolge. Michelangelo aggiunge alla scena altri demoni che stanno trascinando i peccatori via dalla barca di Caronte e l’artista, oltre che realizzare un’eccezionale istantanea dominata dal caos e violenza, dimostra una maniacale attenzione alla descrizione dei particolari del corpo umano, dimostrando ancora una volta un’eccezionale abilità artistica. Michelangelo, avendo ben presente la Divina Commedia, sceglie di non rappresentare i castighi inflitti ai dannati, ma preferisce concentrarsi sul terrore ed il rimorso dei colpevoli condannati all’inferno.

Step #08: il verbo nella storia della tecnologia del periodo antico


da Barbaro, I dieci libri dell’Architettura di M. Vitruvio, 1, paragrafo “Le mura e le torri”

 “La fortezza non dovrà essere a pianta quadrilatera, né presentare angoli sporgenti ma piuttosto di forma circolare così  che sia possibile controllare il nemico da più punti”.
  
da Barbaro, I dieci libri dell’Architettura di M. Vitruvio, 10, paragrafo “Macchine e strumenti”

“Una macchina particolarmente adatta per spostare dei pesi è costituita da una serie di parti di legno tra loro ben congegnate. Essa è azionata  da un meccanismo fondato sul movimento circolare […]. Ve n’è un primo tipo, scansorium [...]; un secondo spirabile […]; un terzo tractorium […]. Si ha il primo tipo quando le macchine sono congegnate tramite una serie di travi di legno disposte e collegate in senso verticale e trasversale in modo tale che si possa salire senza pericolo a controllare lo svolgersi delle operazioni”.

mercoledì 8 aprile 2020

Il verbo nella Medicina

immagine simbolo della Medicina
"L’immunosorveglianza rappresenta la peculiarità del sistema immunitario di controllare la crescita neoplastica in vivo, grazie alla comparsa, sulle cellule neoplastiche, di antigeni tumorali in grado di essere individuati e controllati dalle cellule immunocompetenti opportunamente attivate".

"La ciclina è la proteina in grado di controllare la proliferazione delle cellule eucariotiche a specifici stadi del ciclo cellulare".

"L’allucinotico è una sostanza farmacologicamente attiva in grado di controllare le allucinazioni proprie di alcune psicosi, e in particolare della schizofrenia".

"L’ortosi è un dispositivo per aumentare, migliorare e controllare la funzionalità di parti del corpo menomate ma non compromesse, restituendole".

lunedì 6 aprile 2020

Step #07: il verbo nella poesia

From Venus and Adonis by William Shakespeare
  
Imperiously he leaps, he neighs, he bounds,
And now his woven girths he breaks asunder;
The bearing earth with his hard hoof he wounds,
Whose hollow womb resounds like heaven’s thunder;
The iron bit he crusheth ‘tween his teeth,
Controlling what he was controlled with.


From The Rape of Lucrece by William Shakespeare

They, mustering to the quiet cabinet
Where their dear governess and lady lies,
Do tell her she is dreadfully beset
And fright her with confusion of their cries.
She, much amazed, breaks ope her locked-up eyes,
Who, peeping forth this tumult to behold,
Are by his flaming torch dimmed and controlled.


William Shakespeare

giovedì 2 aprile 2020

Step #06: Il verbo in un testo letterario

Umberto Eco, "Il nome della rosa"
La presenza del verbo "controllare" è stata rilevata nel celebre romanzo "Il nome della rosa" di Umberto Eco, Milano, Edizione Bompiani, 2012, nei seguenti passi:

"Oggi lo vedete, l'imperatore ci usa per inviare qui i suoi amici a incontrare i suoi nemici (so qualcosa della vostra missione, i monaci parlano, parlano, non hanno altro da fare), ma se vuole controllare le cose di questo paese sta nelle città".

"Quando più tardi mi resi conto che la scala a chiocciola del torrione orientale era l'unica che conduceva, oltre che in basso al refettorio, anche in alto alla biblioteca, mi domandai se un calcolo sapiente non avesse regolato il riscaldamento della sala, in modo che i monaci fossero distolti dal curiosare da quella parte e fosse più facile al bibliotecario controllare l'accesso alla biblioteca".

"Vidi che Guglielmo cercava le mani del morto, per controllare se avesse delle macchie nere sulle dita, anche se in quel caso la causa della morte era ben altrimenti evidente..".

"Si racconta di San Mauro che i pagani lo posero nell'acqua bollente ed egli si lamentò che il bagno fosse troppo freddo; il governatore pagano mise stoltamente la mano nell'acqua per controllare, e si ustionò".