martedì 24 marzo 2020

Step #02: Storia del verbo

città di Parigi

Mademoiselle Rôler era una ballerina da sempre. Fin da bambina, il suo unico sogno era far parte del balletto dell’opéra di Parigi. Finalmente ci era riuscita, ma quando eseguiva la pirouette succedeva una cosa strabiliante. Non si fermava più…girava, girava su se stessa…tanto da creare un foro nel parquet della sala da ballo o in quello del teatro. Al più, il giro vorticoso la portava via...fuori dal palco. Terminava solo quando, sfinita, non le reggevano più le gambe e…crollava. Era successo anche quella sera. Il suo segreto non era più un segreto. Il pubblico dell’opèra aveva assistito a quell’insolito spettacolo. Il suo pazzo pirouettare l’aveva portata fuori dal palcoscenico…facendo cadere come birilli il resto della compagnia. Il capocomico era furioso. Se fosse successo un’altra volta, Rôler sarebbe stata mandata via. Camminava triste sul boulevard deserto a quell’ora. Guardava le scarpette appese alla borsa. Voleva riprovarci, quella pirouette la possedeva. Mentre girava e rigirava, sentiva il suo corpo avvolto da un abbraccio che sapeva di tabacco e lavanda. Il giovane Cont aveva avuto, senza paura, il coraggio di fermare le sue pirouettes ed ora la teneva davanti a sé con lo sguardo nei suoi occhi. Stranamente Rôler sembrava specchiarsi in quel volto. Si somigliavano moltissimo pur essendo l’un uomo e l’altra una donna. Era amore a prima vista tra Cont e Rôler. Presto coppia indissolubile. Le parole ed i pensieri dell’uno erano anche quelli dell’altra. Da quando erano insieme, la pirouette di Rôler era misurata, elegante e disciplinata. Cont e Rôler erano fusi completamente, legati dal filo della passione, ma soprattutto dalla fiducia dell’una e dal coraggio dell’altro.

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